• Pubblicata il
  • Autore: Nik
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Venerdì notte - Cuneo Trasgressiva

Ciao a tutti, sono Nicoletta, divorziata di anni 44, continuo la mia ricerca di CAZZI dopo che per una vita mi ha scopato solo mio marito.
La telefonata arriva intorno alla mezzanotte di un venerdì, il collega chiede di poter venire a trovarmi e subito m' informo se ha litigato con la moglie e lui con una risata mi dice che viene con lei.
Sono belli ed eleganti quando apro la porta e me li trovo davanti, lei ha un vestitino corto blu, le scarpe sono con i tacchi alti, lui è in giacca e cravatta.
Portano una bottiglia di spumante e una valigetta in cuoio nero.
Io sono in gonna nera, camicetta bianca e tacco 12, autoreggenti senza perizoma e senza reggiseno.
Li faccio accomodare e lei senza mezzi termini mi dice che sa tutto, che sono la puttana del marito e che vuole vederci scopare.
Solo a sentirla parlare in questo modo sento un piacevole pizzicore in mezzo alle cosce.
Siamo seduti in salotto, mi alzo e mi inginocchio davanti al marito, cerco il cazzo attraverso il tessuto dei pantaloni e sento che si ingrossa, lo libero e me lo metto tutto in bocca e sento lo sguardo di lei e la mia figa cola di piacere, mi sento pronta mi tiro su e mi siedo sul cazzone. lei è rossa in viso e turbata con le labbra semi aperte.
Allungo la mano per accarezzarle il viso, lei lo prende come un' invito e si avvicina e cerca la mia bocca.
Non ho mai baciato una donna ma è piacevole e molto morbida, cerco con la mano la sua figa, altra sensazione strana, sembra di toccare la mia ma è più rotondetta.
Poi è stato tutto un' incrociarsi di lingue, tette, cazzo, gli orgasmi non si contano più.
Dopo tanto siamo tutti e tre sfiniti nel mio lettone, beviamo il BERLUCCHI e ridiamo, ci tocchiamo.
Chiedo che cosa c'è nella valigetta e lei mi dice che ha portato l' occorrente per punirmi, manette e frustino da equitazione ma non si aspettava d' essere coinvolta tanto piacevolmente nei giochi sessuali.
Puoi sempre farlo, dico io, magari mi piace anche, essere punita.
Non ho insistito molto, vengo messa a pancia in giù con due cuscini sotto per tenere sollevate le natiche.
Le manette mi imprigionano le caviglie, le braccia sono bloccate dal cordone dell' accappatoio, la bocca da un fazzoletto di seta.
Lei è nuda mi insulta, mi chiama PUTTANA, TROIA e comincia sistematicamente a frustarmi forte da subito, ho resistito almeno a dieci battute, poi non ho resistito e ho cercato di liberarmi.
Ma la "punizione" è andata avanti e lei godeva come una matta.
Mi ha leccato la figa e ho mischiato il dolore al piacere.
Il marito ci guardava con un cazzo che sembrava di marmo, ci siamo messe a pecora sul bordo del letto fianco a fianco, lo abbiamo preso tanto e a lungo, fino a quando è venuto tra le nostre labbra.
Le mie natiche e le mie cosce bruciavano dalle frustate, ma nella figa sentivo un' altro piacere che non avevo mai provato, e sopratutto pensavo al momento che l'avrei fatta provare a lei, quella tutto sommato piacevole "PUNIZIONE".
Alla mia nuova amica e complice.
Un BACIONE a tutti.
Ciao Nicoletta

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12/08/2012 13:53

eros

..cara nicoletta, se sei vera, tu sì che sei una vera FEMMINA, TROIA e ZOCCOLA, come ogni uomo sogna di avere.

10/08/2012 00:11

trictrac

Ci è sempre gente che ha la verità in tasca, vero PP !!! Continua così Nicoletta sei una zoccola che mi fa arrapare.

08/08/2012 21:54

PP

Matteo guarda che quello che scrive questi racconti e un 'uomo ,e sono le cose che vorrebbe che facesse sua moglie

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