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  • Autore: Timaggi
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Larte d'esser troia(parte 2) - Cuneo Trasgressiva


... come da precedente mi ripresento:

Olga , quasi quarantenne , bene, molto ben portati e sicuramente troia.Molto troia.
Ogniuno di noi ha una storia , e gli eventi della vita ti portano dove sei,
uno puo' solo addomesticarli ma il resto viene da se'.

Fu' cosi' che dopo un tris di sbiadite convivenze mi trovai barista nella triste periferia lodigiana,

paese piccolo , la gentge mormora, e tempo zero fui coniata : Quella troia della barista!

Vox populi , vox dei! recitano i latinisti! E ci hanno ragione.

Ma provate a vivere con 1170 euro mensili;
750 euro affitto e condominio
bollette gas ,luce , telefono 150 euro circa,
ti resta un piatto di pasta, SCONDITA !!!

Bhe , un bel giorno decisi che la pasta mi piace,
condita , con un secondo , contorno , e se c'e' non disdegno il dolce !!
Decisi che il tempo degli schiavi era finito
che la vita ha un minimo di dignita'
e che non era indecente vendersi
ma essere comprata.

Il bar era un ottimo punto d'osservazione ,e da li sentivo i discorsi
dell'uomo medio,
l'ora dell'aperitivo serale era la migliore, e con generose dosi di alcolici
diventava un confessionale dove potersi tuffare a cogliere infinite storie,
tutte di solitudine.
Dovevo solo offrire cio' che si chiedeva senza parlare.

Detto fatto mi inventai la cosa che so fare meglio e la porsi su un piatto d'argento,
riassumendo organizzavo piccole feste per uomini che apprezzassero la festeggiata
(ovviamente ero io) la quale banchettava fino a tarda notte .
Non feci altro che presentarmi coma la brava mogliettina troia che tutti sognano
ma pochi hanno, quindi dopo aver preparato una tavola imbandita di artusiane memorie,
vestivo i panni di una succinta cameriera pronta per il convivio a quattro.(numero massimo).

La ricetta fu ingegniosa quanto banale,
avevo reinventato l'acqua calda.

Sicche' alle otto di sera i primi tre coinquilini sforchettavano puntuali un eccellente piatto di linguine agli scampi, freschissimi e con vino adeguato,
capotavola con spalle alla finestra ero ovviamente io.Padrona di casa, cuoca e cameriera, inequivocabilmente troia.

Sparecchiai tavola con fare disinvolto come quei tre fossero il marito abituale
di una vita, ma la sorpresa fu presto servita:

la tavola era vuota per il secondo ,che tutti aspettavano..
.. ma arrivai , vestita di pizzo nero e tacchi a spillo,
mi sdraiai fra i commensali cominciando a masturbarmi lentamente..
..due minuti di panico e subito sentii due cubetti di ghiaccio sui capezzoli duri,
accompagnati da mani calde,
il terzo commensale sposto' rumorosamente la sedia prendendo la misura piu' comoda per leccarmi la fica.
Il disagio del prima fu superato a colpi di abili pompini di cui mi reputo maestra, e loro da bravi scolari recitavano la parte obbidendo fedelmente.
L'eccitazione di tutti fu da subito massima e alla prima richiesta di sborra fui accontentata quasi all'unisono,e bevvi avidamente,
uno di loro non era venuto del tutto e si segava veloce,
lo puntai facendolo sedere per poi mettermici sopra a cavalcioni baciandolo, con la lingua piena di sborra comune.
Godette come uno schiavo in calore venendo nuovamente...
Detta cosi' sembra facile, ma si erano farre le ventidue e il secondo doveva essere ancora servito;
ma il ghiaccio era rotto,
ero stata brava,
e non ero ancora venuta, la notte era lunga...
Servii da bere , specie a Gianni che avevo baciato in bocca dividendo la sborra,
trangugio' veloce come fosse una medicina chedendo un nuovo calice (e ti credo!).
Vado a fare una doccia ! dissi a gran voce come quasi a voler scuotere il torpore dei tre.
L' acqua calda fatico' molto a rimuovere quel fiume,ci volle una gran dose di profumatissimo bagnoschiuma e da li a poco il cambio d'abito era cosa fatta.
Minigonna ed intimo , questa volta rosso, mal celato da camicetta nera stiratissima.

Questa volta i tre erano comodamente seduli sul divano a elle del soggiorno, e quello sarebbe stato il nuovo e focoso campo di battaglia ed io ero vogliosa,
ma la notte e' lunga, ed il resto merita un nuovo e dettagliato capitolo...

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07/01/2013 20:24

Marco

Dimmi in che bar lavori che passo a trovarti

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