• Pubblicata il
  • Autore: Pornsky
  • Categoria: Racconti trav
La travestita di Vienna - Cuneo Trasgressiva

La travestita di Vienna - Cuneo Trasgressiva

Era un tardo pomeriggio d'autunno, passeggiavo allegramente tra i viali tempestati di foglie giallastre con il mio migliore amico Pedro, alto, capelli mori, occhi azzurri oceano, era il preferito dalle ragazze, infatti ero un po' invidioso, come negarlo, ma alla fine era super simpatico e non era una di quelle persone che si credono migliori degli altri anzi, era proprio il contrario! Comunque in quel pomeriggio decidemmo di andare al bar da Gino a bere qualcosa, ci divertiva andare da Gino perchè era veramente un "personaggio", ascoltare le sue storie d'amore con ragazze inventate, perchè diciamocelo, non era per niente un bel tipo a parer mio, occhiali a fondo di bottiglia, un incisivo mancante, barba incolta e capello super unto da brillantina, e ciliegina sulla torta puzzava un sacco di sigaretta, però era molto simpatico e come detto prima era uno Stephen King a raccontare storie. Comunque all'interno del locale vidi qualcosa che attirò subito la mia attenzione, vidi una persona che spiccava tra tutti, un ragazzo che era vestito da donna, li per li non sapevo cosa dire ero per metà affascinato e per metà quasi imbarazzato per lui, una sensazione molto strana.
La seconda cosa che vidi era il fatto che tutti li dentro bisbigliassero come se non volessero farsi sentire, probabilmente stavano deridendo a bassa voce il ragazzo, e così iniziai a farlo pure io, non so il perchè, forse perchè era quello che richiedeva la società? Forse era quello che volevano vedere gli altri? Forse perchè se gli avessi detto "wow, sei bellissima", gli altri mi avrebbero discriminato? Non lo so, fatto sta che più bisbigliavo, più mi accorgevo di essere attratto da lui, non sentimentalmente, cioè non mi piaceva da potarmelo a letto, mi piaceva il modo che aveva di sbattersene di tutte le cose che gli venivano bisbigliate alle spalle, mi piaceva il suo comportamento davanti al bancone, impeccabile e raffinato, e mi piaceva moltissimo il suo stile, quel giorno vestiva con un cappotto color tortora di buonissima fattura, sotto a quest'ultimo aveva un dolcevita color crema, una sciarpona color nocciola, pantalone elegante nero, e uno stivaletto testa di moro, era veramente un bellissimo outfit. Andando via dal locale lo incrociai e con un solo sguardo mi trasmise la sua sicurezza, che cosa strana mi sentivo invincibile, mi sentivo che potevo fare tutto.

Dopo un mese lo rividi al palazzo di Schönbrunn, dov'ero andato a fare visita, anche li stile impeccabile, presi coraggio e andai a parlargli, mi presentai e iniziammo a confrontarci, mi mise subito a mio agio, era veramente una persona fantastica, mi disse di chiamarsi Janette, inoltre cominciò a dire che l'idea del travestirsi era iniziata quasi per gioco, infatti cominciò a intraprendere studi teatrali e scoprì il mondo fantastico delle drag queen, ovvero fare spettacoli teatrali e concorsi vestita con abiti da donna e trucco appariscente, e mi disse che non era come recitare ed entrare in una parte, ma era molto più potente come cosa, ti attaccavi al tuo "costume di scena", quindi decise che vestirsi solamente in occasioni specifiche non gli bastava, e voleva vestirsi da donna sempre, perchè si sentiva viva.

Dopo quell'incontro la mia vita cambiò, finita la scuola iniziai a intraprendere studi teatrali con la voglia di scoprire il fantastico mondo delle drag queen, infatti parallelamente agli studi andavo a fare spettacoli, e mi piaceva un sacco, mi sentivo benissimo, il personaggio che mi ero creato aveva avuto un influenza positiva su di me, la mia autostima crebbe sempre più, e questo "appuntamento occasionale" non mi bastava, infatti da li a poco il travestirsi era diventato avvenimento quotidiano, i miei genitori appoggiarono questa scelta perchè erano dell'idea che se andava bene a me, andava bene a loro, anche se si capiva che gli mancava la presenza del secondo uomo di casa. E Pedro? Pedro rimase ancora il mio migliore amico, anzi veniva anche ai miei spettacoli, in un certo senso era fiero di me, e io ero fiero di aver conosciuto una persona che nonostante come mi vestissi o cosa facessi mi stava accanto e appoggiava tutte le mie scelte.

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