• Pubblicata il
  • Autore: Marta
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Insegnami 5 - Cuneo Trasgressiva

L’esperienza sulla spiaggia mi lasciò con un dubbio profondo sulla forte intesa tra Nadia e Mario. Sicuramente i due erano legati da una forte complicita’ che andava oltre la grande intesa sessuale. Immaginavo che si raccontassero per filo e per segno i loro desideri ed anche le loro perversità e, probabilmente, io ero finita per essere il loro bersaglio preferito di tali fantasie. Non che la cosa mi dispiacesse, le due intense esperienze passate spesso mi tornavano in mente e talvolta l’esigenza di masturbarmi pensando a Mario era impossibile da frenare. Tuttavia l’eccitazione ogni tanto faceva posto al timore, da una parte di trovarmi in una situazione difficile, dall’altra di perdere la possibilita’ di avere nuove situazioni eccitanti fino a questo momento per me impensabili.
Mentre meditavo in ufficio concentrata su queste cose davanti al computer, Nadia passo’ li’ vicino e, vedendomi pensierosa, penso’ bene di fermarsi: “ciao Marta” esordi’ con un sorriso ammiccante…”sono sicura che ti sei divertita la scorsa settimana in spiaggia…” che ne dici se una di queste sere ci troviamo di nuovo con Mario?” Deglutii ma ebbi la forza di nascondere la vampata di eccitazione e timore sospirando un “ma certo...ma cosa proponi?” “Oh niente di che, so che Mario voleva invitare a cena un suo amico e pensavo che sarebbe stato divertente avere anche te assieme a noi…”. Divertente? Cosa voleva dire con quel divertente”? Non ebbi pero’ la forza di approfondire per cui mi ritrovai ancora una volta ad aspettare sotto casa Mario e Nadia che mi avrebbero portato con loro a casa di questa persona. Nadia mi aveva raccomandato di vestirmi di modo da far risaltare il mio corpo e quindi farmi apprezzare da questa persona per cui mi ero infilata, complice la temperatura ancora discreta, un aderente tubino nero che metteva in mostra le mie forme. Sotto ero stata costretta ad indossare, data la sottigliezza della stoffa, dell’intimo nero ridotto e molto aderente ma basic. In macchina cercai di capire chi altro fosse della compagnia ma ambedue rimasero molto abbottonati, sebbene da alcuni sguardi capii che ci sarebbe stata sicuramente anche un’altra persona.
Arrivammo dopo una buona ora di fronte ad una grande cancellata che dava accesso al parco di una villa immersa nel verde…Mario suono’ due volte il clacson ed i cancelli si aprirono per farci passare. All’interno, a fianco della bassa costruzione, una grande piscina illuminata e una veranda, con un tavolo apparecchiato. Sulla porta due figure che ci salutavano con la mano. Scesi dall’auto ci avvicinammo e mentre Mario salutava con affetto Andrea, mi resi conto che l’altra persona era una ragazza mora, magra e affascinante… per cui mi sentii subito come il brutto anatroccolo… Tiffany, questo il nome della ragazza, ci saluto’ abbracciandoci come se fossimo amici da tempo e ci invito’ ad entrare. Indossava un top leggero sicuramente senza reggiseno, tanto che si percepiva senza sforzo il disegno dei seni, ben formati e sodi e sotto un paio di pantaloni bianchi semitrasparenti. Anche Nadia non sfigurava con un vestitino leggero ed assieme facevano una coppia veramente da ammirare. Tiffany era americana e conservava nel suo italiano, l’accento straniero.
Non c’era nessun altro in villa e la cena si risolse nel patio servendoci da soli alcune portate collocate in un tavolo laterale. Il vino era buono, tanto che dopo aver attraversato uno stadio di intima leggerezza, a fine cena mi sentivo quasi stordita e avevo perso non solo la mia timidezza ma anche probabilmente i miei freni inibitori… Mi risulto’ infatti normale che dopo l’eccellente dessert Andrea propose a cuor leggero un tuffo in piscina ed io seguii felice Tiffany che, davanti a me, si stava sfilando i leggeri pantaloni rivelando l’assenza di intimo e quindi un sedere perfetto che mi precedeva verso il bordo della piscina. Quando vi arrivammo lei era gia’ completamente nuda e Nadia si stava facendo aiutare da Andrea nel sganciare il reggiseno dopo essersi gia’ liberata del vestito sul prato. Io ero ancora vestita che le due si erano gia’ tuffate, seguite da Mario, trionfalmente gia’ nudo, mentre Andrea senza camicia mi stava vicino chiedendomi “tutto bene? spero tu non sia imbarazzata, ma abbiamo imparato da Tiffany a non avere false inibizioni…” …”no no… mormorai stordita dal vino e dalla repentina svolta che aveva preso la serata…” e a mia volta mi sfilai coscienziosamente il tubino mentre Andrea si toglieva pantaloni e slip, rivelando un membro di discrete proporzioni e completamente glabro. Mi tolsi in fretta slip e reggiseno, pudicamente dandogli la schiena ,e mi tuffai con gli altri nell’acqua piacevolmente riscaldata.
Ma dove ero finita? Io che fino a poco tempo fa facevo sesso con la luce spenta ricevendo il timido pene dei miei coetanei fra le labbra con timore e facendomi penetrare trattenendo i miei singhiozzi di piacere… Io che non avrei mai sognato di avere Mario dentro di me e per me, io che ho sempre visto Nadia con invidia per quanto ammirata era dai colleghi d’ufficio… Adesso ero in un luogo semisconosciuto, nuda in una piscina e con davanti a me una serata tutta da scoprire… un brivido intenso mi corse sulla pelle e non per il freddo. Nadia e Tiffany intanto, in un angolo si stavano gia’ abbracciando e io stavo scoprendo un lato nascosto della mia amica. I lunghi capelli bagnati di Tiffany infatti non nascosero il bacio appassionato che lei scambio’ con Nadia a cui fecero seguito carezze sempre piu’ intense. Facevo finta di nulla galleggiando a rana e cercando di distogliere lo sguardo dalle due fino a che a poco a poco Andrea e Mario mi raggiunsero in centro piscina chiudendomi nel mezzo dei loro corpi. Andrea si pose di fronte a me ed io, ad un certo punto, fui costretta ad appoggiarmi sulle sue spalle perche’ Mario con la sua presenza mi stava impedendo di muovere le gambe e quindi di galleggiare. Il mio corpo si mise in posizione verticale urtando improvvidamente sul suo sesso. Mario, da dietro, fece lo stesso appoggiando il suo bacino al mio sedere. Ero chiusa tra i due e i loro sessi, senza pudore, premevano su di me. Andrea mi disse guardandomi dritta negli occhi: “tutto ok?”, io balbettai un si poco convinto ma che non impedii a lui di alzare le braccia e avvolgermi i seni con le mani piene e a Mario di prendermi i fianchi e spingere in fuori il mio sedere verso il suo pene, lasciando poi la mano destra intrufolarsi fra le mie gambe alla ricerca del frutto prezioso del mio clitoride. Mamma mia…ero tutta un fremito di eccitazione e i due sicuramente se ne stavano accorgendo… Andrea intanto si era chinato a baciarmi il capezzolo destro sempre stringendo il seno con fermezza, Mario con l’indice aveva raggiunto il clitoride intrufolandosi tra le grandi labbra e stava masturbandolo con movimenti circolari. Ohh, sentivo un gran calore espandersi nel mio corpo ma non ebbi tempo di mettere a fuoco tale sensazione. Andrea mi stava tirando verso il bordo della piscina e, con l’aiuto di Mario, mi isso’ fuori dell’acqua e fui per un momento lucida e nuda alla vista di tutti. Andrea mi accompagno’ vicino ad una alta e stretta poltrona che, capii’ immediatamente, metteva a disposizione dei loro sessi tutti i miei orifizi. Mi distese a pancia in su, il bacino sul bordo e la testa piegata di lato rivolta al suo pene, che inizio’ subito a tormentare la mia bocca ancora socchiusa. Mario invece si era posto all’interno delle mie gambe, aprendole con movimento gentile e tenendole sollevate e dischiuse. Il pene di Andrea si intrufolo’ fra le mie labbra che non opposero alcuna resistenza ed assaporai il suo gusto acidulo appena contrastato dal cloro della piscina mentre Mario inizio’ a possedermi con lentezza penetrandomi sempre piu’ profondamente mano a mano che i miei umori iniziavano a essere prova tangibile del piacere che mi stava prendendo… Mi accorsi nel mentre che anche Tiffany e Nadia erano uscite accostandosi al mio corpo e accarezzandomi delicatamente, ma dalla mia visuale, oltre al turgido pene di Andrea che mi stantuffava la gola, non vedevo che un capezzolo di Tiffany sopra la mia testa brillare ancora imperlato di alcune gocce d’acqua…
I due uomini dopo poco vennero quasi all’unisono all’interno del mio corpo riempiendomi di abbondante seme che, spruzzato con forza nella mia gola mi fece tossire e sputare costringendo i due a ritirare le spade ancora frementi e ad aiutarmi a mettermi in piedi. “Voi ragazzi avete goduto ma noi ancora nulla!” disse Nadia con fare accattivante “per caso ci volete lasciare a bocca asciutta?” fece Tiffany con il suo accento inglese ammiccante. Mario si sporse a cingere la vita di Nadia ma Tiffany subito propose…”no, andiamo dentro in taverna.. staremo piu’ comodi e Marta si godra’ lo spettacolo da un punto di osservazione privilegiato…”. Li per li non capii, ancora tossendo e colando sperma dalla vagina, ma Andrea mi prese per un braccio tirandomi verso l’interno della casa. Entrammo, nudi e scomposti, lasciando alcune macchie d’acqua dietro di noi sulle scale che portavano sotto, fino ad entrare in un locale che all’inizio feci fatica a distinguere con precisione. Capii poi che era una grande sala seminterrata, calda ed illuminata da lampade a muro. Sul pavimento alcuni grandi cuscini dalle forme piu’ strane, alle pareti specchi in corrispondenza di strani parallelepipedi imbottiti, alti al bacino, con due maniglie alla sommita’. Per il resto dei divani, un tavolo e… alla parete di fondo una specie di croce con delle catene che terminavano con dei ferma polso. Andrea mi porto’ proprio di fronte allo strano oggetto, mi giro’ faccia alla stanza ed inizio’ a legarmi i polsi e le caviglie, aggiustando la lunghezza delle catene di modo che alla fine rimasi immobilizzata con le braccia e le gambe aperte, con l’unico movimento consentito che consisteva nell’appoggiare il sedere al bordo di un cubo imbottito per mostrare ancora piu’ oscenamente la mia vulva aperta agli sguardi (e alle voglie) di tutti. Mentre Andrea mi immobilizzava Mario aveva gia’ iniziato ad occuparsi di Tiffany, facendola sdraiare su uno dei cubi imbottiti al muro che capii’ servivano a favorire gli amplessi piu’ sfrenati. Tiffany infatti aveva appoggiato la schiena atale supporto tenendosi con le mani alle due maniglie sul muro, offrendo il suo corpo alla penetrazione di lui. Mario si stava masturbando per raggiungere una erezione sufficiente e, appena ottenutola, penetro’ con forza Tiffany che urlo’ di piacere, continuando a gemere fortemente ad ogni colpo che lui assestava per una penetrazione sempre piu’ profonda… Nadia a sua volta si mise in azione di fronte a me inginocchiandosi e prendendosi cura di Andrea e soprattutto del suo cazzo di nuovo eccitato, iniziando a succhiarlo con dovizia e facendo schioccare la bocca ogniqualvolta il glande usciva dalle sue labbra… Ero immobilizzata e costretta ad assistere ad una scena di sesso mai vista, ancor di piu’ quando Andrea, uscito definitivamente dalla bocca di Nadia, la costrinse a chinarsi su un cuscino che la costringeva con le natiche all’insu’ per penetrarla impietosamente da dietro facendole scaturire dalla gola un urlo immenso che riempi la stanza e si sovrappose ai gemiti di Tiffany. Era una scena dantesca, i due uomini impegnati a penetrare bestialmente le loro donne che iniziavano ad avere i capelli impastati di sudore e i corpi in fiamme. Una scena che divenne ancor piu’ bestiale quando Mario sfilo’ il pene dalla vagina di Tiffany e la costrinse a girarsi, offrendogli il sedere tornito alle sue voglie, e che senza pieta’ venne penetrato mozzando il fiato alla povera ragazza. Andrea, mantenendo invece Nadia nella medesima posizione, violo’ a sua volta il povero ano della compagna. Ma il peggio venne dopo pochi minuti di forti e feroci penetrazioni, quando i due, all’unisono, smisero di violare le due donne per avvicinarsi a me con i cazzi turgidi ed eretti e pronti ad un nuovo girone di piacere… un terrore pazzesco mi prese, sebbene il mio sesso grondasse di eccitazione… Andrea si distese sul cubo alle mie spalle, costringendomi a lui e forzando il suo glande alla ricerca del mio ano, che alla fine penetro’ con forza. Ma cnon ebbi tempo di urlare, perche’ da davanti Mario inseri’ il suo bastone di carne immediatamente nella vagina, procurandomi un dolore infinito dovuto alla doppia e forzata penetrazione….

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31/10/2012 16:09

Camillo 2

Può piacere anche una donna troiona, ma ame piace sedurre; Vuoi mettere il piacere che provi rubare un bacio ad una fanciulla adolescente? Vuoi mettere come è alta l'eccitazione quando le palpeggi una tettina? E che dire poi dei brividi che pòassi quando le metti il tuo sesso d'acciaio nelle sua esile manina? L'abilità di un pompino fatto da una professionista non regge il paragone con i primi approcci della tua cappella con le labbra di seta di una piccola di 11 - 12 anni: No amici per una sveltina va benissimo anche iul puttanone , ma per gustare appieno l'amore , bisogna lottare per sedurre latua. Ciao femminuccia

16/10/2012 18:07

Giacomo

Notevole e per me intrigante.

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